Rosa d’argilla

Devoto e astratto angelo

posato su di un petalo d’argento.

La lacrima di ieri ha impastato

l’argilla preziosa,

l’argilla preziosa ha scolpito la rosa.

 

Ed ora che ieri s’è fatto vivo in carne,

ora che risuona materia dal più grande

sospiro scordato,

è nient’altro che musica festante

quest’angelo disteso sul bocciolo,

di un qualcosa che non parla ancora,

non ride e non piange.

 

E’ nient’altro che il piccolo più grande:

frenesia di vita ed entusiasmo folle

confinato dentro un petalo d’argento,

tremolante e vivo fulgido momento.

Buon giorno fiore

 

piccolo fiore

Buon giorno fiore,

mi fermo a guardarti, osservo quanto poco sappia del mondo.

Che sia giusto così? Sia giusto che tu possa godere del sole, e degli insetti, e della carezza del vento, e del baluginio delle stelle senza sapere altro.

Qualcuno ha deciso che tu debba rimanere candido, senza sporcarti del mondo. Che tu possa rimanere candido per essere immune al dolore, alle cattiverie.

Ci deve essere qualcuno con questo compito in questo mondo; e anche nel momento in cui ogni cosa sembrerà arida d’amore, ci sarai tu a salvare tutti quanti.

Ci sarai tu a salvare tutte le bellezze sopite.

Buon giorno piccolo seme sbocciato, piccola anima suprema. Piccolo salvatore.

Mi hai raccontato in questo istante la magnificenza della bellezza.

E non lo sai.