Devoto e astratto angelo
posato su di un petalo d’argento.
La lacrima di ieri ha impastato
l’argilla preziosa,
l’argilla preziosa ha scolpito la rosa.
Ed ora che ieri s’è fatto vivo in carne,
ora che risuona materia dal più grande
sospiro scordato,
è nient’altro che musica festante
quest’angelo disteso sul bocciolo,
di un qualcosa che non parla ancora,
non ride e non piange.
E’ nient’altro che il piccolo più grande:
frenesia di vita ed entusiasmo folle
confinato dentro un petalo d’argento,
tremolante e vivo fulgido momento.