La scelta

A te la scelta

Di vivere o morire

Di camminare o correre

E gettarti al mare

O rimanere in fossa.

 

A te la scelta tra carne

O fredde ossa,

tra suoni o grida

tra soluzione

o sfida.

 

A te la scelta

Tra l’amaro caffè

O il latte

Tra il semplice

O il risolto

Tra il mondo vivo

O il morto.

 

A te la scelta

Tra il desiderio

O il buio

Tra un dio lucente

O il cadaverico

Olezzo di merda.

 

A te la scelta

Tra sabbia morta

O l’erba.

A te, la scelta.

Lacrima di nuvola

Dove ho lasciato il mio Dio?

nell’alto stordimento della notte

quando le forme perdono esistenza

e il mucchio purulento del giorno

affoga la mia anima e la gioia.

 

Dove ho lasciato il mio creatore?

di dolore e desideri ridicoli

vesto la mia persona

nell’ora più buia del giorno.

E un cappuccio mi copre la testa

e una corda cinge il mio collo:

Starei trattenendo il respiro,

per legare l’aria

ai miei polmoni anoressici.

 

Dove ho lasciato il mio divino?

luce primaria che a me ha pensato,

mentre prego quella luce di mutare

in bollente fuoco in un istante,

e con quel fuoco io possa evaporare.

 

Sai, ero limpida acqua di ruscello,

ero in un lago credendo fosse il mare.

Ed ora che non sono né rivolo né oceano

mi chiedo se già, nuvola bruna

passando tra le disperate valli

mi abbia resa lacrima caduta.