E le parole e i sogni e voi
E la tela sottile e luminosa:
Vortice, speranza nella
Disillusa vita.
Il frammento perso del
Mio senso,
l’ho cercato troppo in me
senza volerlo.
Non ho voluto sentirmi bene
Non ho voluto sentirmi.
Basta un solo brivido di pane
di coloro che non hanno
temuto il sole…
Basta un fulgido sapore di luce
basta una carezza,
e tutto è pace.
A te la scelta
Di vivere o morire
Di camminare o correre
E gettarti al mare
O rimanere in fossa.
A te la scelta tra carne
O fredde ossa,
tra suoni o grida
tra soluzione
o sfida.
A te la scelta
Tra l’amaro caffè
O il latte
Tra il semplice
O il risolto
Tra il mondo vivo
O il morto.
A te la scelta
Tra il desiderio
O il buio
Tra un dio lucente
O il cadaverico
Olezzo di merda.
A te la scelta
Tra sabbia morta
O l’erba.
A te, la scelta.
Mi piace che parli,
che sogni, che mangi.
Mi piace che ridi
Che guardi, che piangi.
Mi piace che senza
Nemmeno saperlo
Spalanchi il tuo viso
Ogni volta che parlo.
Mi piace che piaci
Alla gente che incontri
Perché sai trasmettere
Rosei tramonti
Perché tramontati
Dagli occhi i sorrisi
Combatti con forza
Timori sospesi.
Mi piace che guidi
Che vai a cento all’ora
Ti fermi, sorridi:
Sei lucente aurora.
Di sonno o d’amore si soffoca il giorno,
ansioso baratto di labbra bramose,
di cuori comuni.
Di sonno, ad oltranza, si confonde il sole,
e noi, echi di luce e candide forme
su passi notturni
Suoni e Silenzi 